Quanto costa mantenere un familiare in RSA?

Quanto costa mantenere un familiare in RSA?
Quando si prende la decisione di inserire un proprio caro in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), uno degli aspetti più rilevanti riguarda il costo mensile o giornaliero. Capire quanto costa mantenere un familiare in RSA aiuta a pianificare al meglio il proprio budget familiare e, se possibile, ad accedere a contributi pubblici o agevolazioni.


Fattori che influenzano i costi in RSA

  1. Tipologia di RSA
    • Struttura privata: Solitamente i costi sono più elevati, poiché comprendono tutti i servizi medici e assistenziali senza alcun contributo pubblico.
    • RSA convenzionata: In questo caso, una parte dei costi può essere coperta dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) o da enti regionali, riducendo la spesa a carico della famiglia.
  2. Livello di assistenza richiesto
    • Non autosufficienti o con patologie croniche: Potrebbe essere necessario un supporto infermieristico e fisioterapico intensivo, con un aumento dei costi.
    • Ospiti parzialmente autosufficienti: Potrebbero usufruire di servizi meno intensivi, mantenendo il costo totale leggermente inferiore.
  3. Struttura e servizi inclusi
    • Tipologia di stanza: Camera singola o doppia, presenza di bagno privato, arredamento specifico e comfort aggiuntivi possono influenzare la retta giornaliera.
    • Servizi extra: Fisioterapia, attività ricreative, trasporti per visite mediche esterne, servizi di parrucchiere o podologo sono spesso considerati costi aggiuntivi.

Quali sono i costi medi per mantenere un familiare in RSA?

Il costo medio di mantenimento in RSA può variare sensibilmente a seconda di regione, livello di assistenza e tipologia di struttura. In linea generale, possiamo indicare alcune fasce di prezzo:

  • RSA private: Si possono attestare dai 1.800 ai 3.000 euro al mese o più, a seconda dei servizi inclusi e delle prestazioni mediche richieste.
  • RSA convenzionate: La quota a carico del paziente può oscillare tra 900 e 1.500 euro al mese, integrata da un contributo pubblico. Le fasce di reddito e l’ISEE incidono sulla misura del contributo.

Attenzione: Questi dati sono puramente indicativi. È sempre consigliabile chiedere un preventivo dettagliato direttamente alla struttura RSA di interesse.


Possibili agevolazioni e contributi pubblici

  1. Contributi regionali e comunali
    • Alcune regioni e comuni offrono sussidi o buoni assistenza per contribuire ai costi delle RSA, specialmente per pazienti con reddito basso o ISEE inferiore a determinate soglie.
    • Verifica presso gli uffici del Servizio Sociale o ASL di competenza per scoprire se esistono bandi o contributi attivi.
  2. Agevolazioni fiscali
    • Spese mediche e rette assistenziali in RSA possono in parte essere detratte nella dichiarazione dei redditi, se rientrano nei parametri stabiliti dalla normativa fiscale.
    • Chiedi sempre conferma a un commercialista o a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) per una consulenza personalizzata.
  3. Assicurazioni private
    • Alcune polizze sanitarie o assicurazioni integrative coprono, in parte o totalmente, i costi di degenza in RSA.
    • Verifica se la tua compagnia offre questa opzione o se esistono polizze specifiche per l’assistenza anziani.

Come calcolare il costo complessivo in RSA

  1. Quota giornaliera o mensile
    • Richiedi alla struttura un preventivo che includa la retta base, i servizi essenziali (assistenza medica, pasti, lavanderia, igiene).
    • Controlla se il costo giornaliero corrisponde a un importo mensile fisso o se possono verificarsi variazioni (es. aumento in base all’intensità delle cure).
  2. Servizi aggiuntivi
    • Alcune attività riabilitative o servizi personalizzati (podologo, fisioterapia extra, logopedia) potrebbero avere un costo extra.
    • Chiedi un elenco dettagliato dei costi opzionali, così da evitare sorprese a fine mese.
  3. Eventuali spese di ingresso o cauzione
    • Alcune RSA richiedono una quota d’ingresso o una cauzione che può essere restituita in caso di dimissioni.
    • Informati su eventuali spese una tantum previste al momento dell’ammissione.

Consigli utili per ottimizzare i costi

  1. Valuta diverse strutture
    • Confronta più RSA nella stessa zona per capire se i costi medi corrispondono alla qualità dell’assistenza.
    • Una visita in loco può aiutarti a valutare i servizi offerti e l’atmosfera generale.
  2. Monitora i bandi e le agevolazioni
    • Tieni d’occhio il sito della tua Regione o Comune per scoprire eventuali contributi dedicati agli anziani non autosufficienti.
    • In alcuni casi, possono coprire gran parte della retta mensile in RSA.
  3. Valuta la possibilità di una RSA convenzionata
    • Se il tuo familiare rientra nei parametri di non autosufficienza definiti dall’ASL, potrebbe essere idoneo a entrare in strutture con posti letto accreditati dal SSN, ottenendo così una riduzione dei costi.

Conclusioni

Sapere quanto costa mantenere un familiare in RSA è fondamentale per pianificare un sostegno a lungo termine. I costi RSA variano in base a numerosi fattori, tra cui tipologia di struttura, livello di assistenza richiesto e contributi pubblici disponibili. Per ottenere la soluzione più adatta:

  • Informati presso più RSA nella tua zona, chiedendo preventivi dettagliati.
  • Verifica la presenza di convenzioni o agevolazioni regionali/ASL.
  • Valuta se puoi accedere a detrazioni fiscali o a polizze assicurative integrative.

Grazie a una corretta pianificazione, potrai garantire al tuo caro la migliore assistenza in un ambiente sicuro e professionale, senza compromettere l’equilibrio economico familiare.

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